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Fatture Elettroniche Estere

Dal 1 luglio 2022 entra in vigore l’obbligo di fatturazione elettronica estera; trasmettendo il singolo file XML della fattura all’Agenzia delle Entrate tramite lo SdI, non sarà più necessario fornire i dati transfrontalieri all’Agenzia stessa tramite l’esterometro.

Fino al 30 giugno 2022 le imprese possono scegliere se continuare a inviare i dati di queste operazioni tramite l’esterometro oppure possono già partire con la fatturazione elettronica anche per le operazioni transfrontaliere.


Il consiglio che vi diamo è di iniziare a procedere con le fatture elettroniche estere già da gennaio 2022, così da evitare l’adempimento dell’esterometro per il 2022!

FATTURE ATTIVE

Con il nuovo obbligo occorrerà rispettare le regole tipiche della fattura elettronica ossia per le operazioni attive (vendite) la trasmissione telematica dei dati deve avvenire entro i termini di emissione delle fatture ordinarie o dei documenti che ne certificano i corrispettivi cioè entro 12 giorni dalla data di effettuazione dell’operazione.

Il codice destinatario è XXXXXXX per i clienti CEE ed EXTRA CEE, invece per i clienti di San Marino il codice destinatario è 2R4GTO8.


Nel campo “IdPaese”, in cui si indica il paese del “Cessionario/Committente” della fattura elettronica, quindi del cliente, dovrete inserire la sigla del paese estero. Ad esempio, se il destinatario è residente in Germania, l’“IdPaese” sarà “DE”. La sigla deve essere di due caratteri ed espressa secondo lo standard ISO 3166-1 alpha-2 https://it.wikipedia.org/wiki/ISO_3166-1_alpha-2.


Un altro dato che si è soliti indicare quando si compila la fattura elettronica è il CAP della località di residenza del cliente. Nel caso dell’estero, dovrete compilare il campo utilizzando il valore generico 00000: ancora una volta, questa prassi è stata chiarita dalle FAQ dell’Agenzia delle entrate.

E’ essenziale specificare la Partita IVA / Identificativo fiscale del “Cessionario/Committente”:

  • Se ha sede all’interno dell’Unione Europea: dovrete inserire la P.IVA comunitaria con l’identificativo della nazione di appartenenza. Ad esempio, se il cliente ha sede in Germania, dovrete indicare la sua partita IVA preceduta dalla sigla “DE”.

  • Se ha sede al di fuori dei confini dell’Unione Europea: in questo caso, dovrete indicare la partita IVA del cliente extra UE utilizzano il codice “OO99999999999” (due volte la lettera O e 11 volte il numero 9).

  • Se è un cliente estero Privato (senza partita IVA): dovrete compilare il campo con il codice numerico “0000000” (codice a 7 zeri).


Dopo che avete compilato il documento elettronico in tutti i campi e inserito i dati peculiari di una fattura elettronica estera, il documento è pronto per l’invio. Dovrete dunque procedere come d'abitudine per le fatture elettroniche destinate a italiani (quindi inviare il documento al SdI, che condurrà una verifica formale e vi trasmetterà l’esito). Dovrete però anche ricordarvi di fornire al cliente/committente una copia analogica della fattura, cartacea o informatica (in un formato a lui leggibile, ad esempio con un file in pdf). Questo perché il destinatario, non essendo residente in Italia, non avrà la possibilità di accedere al SdI per visionare il documento.


IMPORTANTE: prima di procedere all’invio della fattura per i clienti CEE, ricordo di verificare tramite sito sotto riportato se il cliente è iscritto al VIES


FATTURE PASSIVE

Le fatture ricevute da soggetti passivi non stabiliti in Italia possono ancora essere gestite in modalità “analogica” fino al 30 giugno 2022: sarà possibile effettuare l’integrazione “cartacea” della fattura con il meccanismo del reverse charge e in tal caso resta dovuta la presentazione trimestrale del c.d. “esterometro. È stata, infatti, differita dal 1° gennaio al 1° luglio 2022 l’obbligo di invio della fattura elettronica mediante SdI.

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